PER SAPERNE DI PIÙ

  • 1912

    Bruno Cassinari nasce a Piacenza il 29 Ottobre 1912.  

  • 1926

    Si iscrive alla scuola d'arte Gazzola di Piacenza.

  • 1929

    Si trasferisce a Milano dove lavora come orafo e frequenta i corsi dell'Umanitaria, le scuole serali d'arte di Brera e del Castello. Inizia a dipingere e a scolpire.

  • 1933

    Alla mostra degli artisti piacentini organizzata a Piacenza espone un ritratto e dei paesaggi. La sua pittura, apparsa per la prima volta in uno spazio pubblico, viene definita “ spirituale, semplice e giottesca” dal critico Giuseppe Donazzi.

  • 1934

    E’ ammesso all'Accademia di Belle Arti di Brera dove si diploma nel 1938 sotto la guida di Aldo Carpi. Comincia a frequentare l'ambiente artistico milanese.

  • 1938

    Nasce il periodico "Corrente di Vita Giovanile" e il sodalizio tra Cassinari, Treccani, Morlotti, Guttuso, Birolli e altri giovani artisti antinovecentisti, uniti dalla necessità di una libera ricerca espressiva. Partecipa, alla Permanente di Milano, ai “Prelittoriali d’Arte” e alla “IX Mostra d’arte del Sindacato interprovinciale fascista”.

  • 1939

    Vince il primo premio con Autarchia, esposto alla mostra di Trieste "I Littoriali anno XVII". Partecipa con successo alla prima mostra di "Corrente" organizzata negli spazi della Permanente a Milano con quattro opere, tra le quali Natura morta in giallo. Si trasferisce nello studio di via San Tomaso 7. Partecipa alla “X mostra del Sindacato Interprovinciale fascista di Belle Arti a Milano” e alla mostra dei Guf allestita a Milano nel Salone degli Osii. Alla mostra di “Corrente” alla Galleria Grande di Milano partecipa un nutrito gruppo di artisti romani a dimostrazione del carattere pluralistico della rassegna.

  • 1940

    Duilio Morosini dedica a Cassinari una penetrante analisi critica in cui parla di "una forma di decisa quanto istintiva, ingenua liberazione nel colore". Il 10 giugno il periodico "Corrente" viene soppresso. Il 12 dicembre nasce in via della Spiga a Milano la galleria "Bottega degli Artisti di Corrente", diretta da Morosini.

  • 1941

    Allestisce la sua prima personale alla Bottega degli Artisti di Corrente. Espone quindici oli presentati in catalogo da Elio Vittorini, che scrive: “…dedizione mistica. E gli viene dal sangue: bisogno di frugare, scavare nel mondo, sudando anche sangue stesso, per strappargli grida di colore. Mai un pittore giovane dei nostri tempi è stato fin dal principio così deciso nel bisogno di ottenere dal colore e solo dal colore un risultato di profondità…Gli ultimi paesaggi di Cassinari sono opere che già possono prendere posto nella storia dell’arte italiana contemporanea...Una grazia gli ha perforato le mani…” In autunno partecipa al “III Premio Bergamo” e vince 2500 lire con il ritratto di Rosa Birolli, conosciuto come Ritratto di Rosetta. Questo dipinto segna un punto di svolta verso una pittura dai toni meno accesi e dal disegno più rigoroso, come sottolineerà anche Guttuso nel 1972 (Mestiere di Pittore).

  • 1942

    Alla Mostra Nazionale di Pittura ""IV Premio Bergamo"" presenta Ruscello verde, Panno viola e Composizione. Quest'ultimo lavoro, meglio conosciuto come Pietà, crea scandalo "anticristiano" e Celso Costantini, arcivescovo di Teodosia, parla di atto di "rivoltante irriverenza". Nel soggiorno estivo a Gropparello nasce il sodalizio con Morlotti.

  • 1943

    A seguito di pesanti difficoltà finanziarie, risolte grazie all’intervento del collezionista Alberto Della Ragione, la Bottega degli artisti di Corrente diventa Galleria della Spiga e di Corrente. Vi espone undici nature morte, paesaggi e ritratti con Morlotti e Treccani. La mostra viene presentata da Raffaele De Grada. Alcuni di queste opere entrano a far parte della collezione Della Ragione.

  • 1945

    Nella Milano liberata si rafforza il sodalizio Cassinari – Morlotti. Insieme progettano il manifesto per la Festa dei Lavoratori. Ottengono, insieme a Bernasconi, il primo premio ex aequo di 60.000 lire al "Premio Fra Galgario per ritratto e autoritratto" di Bergamo. Rilasciano un’intervista sulla funzione del ritratto e su ruolo e significato della pittura moderna, pubblicata ne “L’Unità” ed espongono alla Galleria d’arte L’Isola di Genova. Vince il primo premio alla mostra "Pro Fondo Matteotti" presso la Galleria Guglielmi di Milano con Ritratto di vecchia signora (già collezione Iesi). In dicembre fonda con De Grada, De Micheli, Gatto, Guttuso, Morlotti, Treccani, Terra e Vittorini, il periodico "II 45" di cui verranno pubblicati solo tre numeri.

  • 1946

    Espone, fuori concorso con Guttuso e Morlotti, una Natura morta con brocca alla Bottiglieria di Brera, nella mostra “Oltre Guernica. Omaggio a Ciri Agostoni”. Felice Casorati organizza alla libreria Del Bosco di Torino la mostra Cassinari, Morlotti, Valenti, Manfredi, pittori milanesi “ … il più maturo e originale dei quali appare per il momento Bruno Cassinari…”(in “L’Opinione, 30 giugno 1946). Espone con Morlotti alla Galleria della Croce di Roma ed invia tre opere alla mostra “Wystawa Wspolczesnej szutuki wloskiep” organizzata da Del Guercio, Guttuso, Trombadori e Valcini al Museo Nazionale di Varsavia. Il 1 ottobre nasce a Venezia la "Nuova Secessione Artistica Italiana" (poi "Fronte Nuovo delle Arti"). Cassinari aderisce firmando il manifesto insieme con Birolli, Guttuso, Leonardi, Morlotti, Pizzinato, Santomaso, Vedova e Viani, ma se ne distaccherà presto. Alla personale presso la milanese Galleria del Camino espone i primi nudi di tre quarti e raggiunge un notevole successo di critica e di vendite con punte elevate: 100.000 lire per Grande ritratto di vecchia signora. In quest'occasione Dorfles definisce Cassinari "il più dotato forse dei giovani milanesi e certo il più sensibile".

  • 1947

    Espone a Losanna due opere alla mostra “Quarante ans d’art italien du futurisme à nos jours” al Musée Cantonal des Beaux Arts. Partecipa, insieme ai compagni di Corrente, alla mostra “Arte italiana d’oggi – Premio Torino” a Torino, Palazzo Madama. Viene allestita una mostra personale alla Saletta del Grifo di Torino. Espone ad una collettiva di disegni allestita alla Galleria L’Isola di Genova. Sul catalogo De Micheli scrive “Elogio al disegno”. Compie il suo primo viaggio a Parigi con Morlotti, Birolli e Morosini. Vede le opere di Picasso. Antonio e Giovanna

  • 1948

    Viene allestita una mostra personale alla Bussola di Torino. Partecipa con due dipinti alla V Quadriennale Nazionale d'arte presso la Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma. Alla XXIV Biennale di Venezia il Fronte Nuovo presenta undici artisti. Nella sala XLI Cassinari espone da solo nove lavori tra cui Panno viola e il Ritratto di Bianca Garufi, poetessa e psicologa romana. Nudo nella cattedrale vince il primo premio alla Seconda Mostra Nazionale d'arte "Premio citta d'alessandria". Al “I Premio per la Pittura e Scultura” di St.Vincent vince il secondo premio. Visita l'antologica di Rouault a Zurigo. Per Einaudi illustra Poesia ininterrotta di Éluard.

  • 1949

    Partecipa alla mostra “Exposition de peinture moderne italienne depuis 1850 à nos jours”, organizzata sotto il patrocinio della Biennale di Venezia al Cairo. Espone venti tele degli anni 1948-49 alla Galleria II Milione di Milano. Ottiene grande successo di vendita e di critica: nell'articolo apparso in marzo su "Emporium", Podestà definisce l'artista "uno dei più seri nello sbandato campo della nuova generazione pittorica". Espone fuori concorso al “III Premio della città di Alessandria” Il cappello verde. Alla mostra "Twentieth-Century Italian Art" al MOMA di New York, il museo statunitense acquista The mother, esposto l'anno prima alla Biennale di Venezia. In occasione della rassegna "Pittura Italiana Contemporanea" allestita in ottobre a Venezia, il Ministero della Pubblica Istruzione compera Natura morta con fruttiera per la Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma. Si reca per la prima volta sull’onda delle suggestioni picassiane ad Antibes, località che frequenterà pressoché ininterrottamente fino al 1953. Apre uno studio su les remparts, vicino al Museo Grimaldi, ora sede del Museo Picasso, e frequenta non solo Picasso, ma anche altri esponenti della cultura del tempo, quali Matisse, Chagall, Braque, Cocteau ed il poeta Éluard, di cui illustrerà più tardi un volume di poesie.

  • 1950

    E' l'anno di Antibes, del dialogo con Picasso e del linguaggio neocubista degli effetti a intarsio. Invitato da Picasso, organizza con successo una personale di ventiquattro opere nel museo della cittadina francese presentata da Dor de la Souchère. Espone, tra gli altri, Nature morte à la fenêtre ouverte, Arrivée de la pêche, Nature morte. La locandina riproduce l’incisione Le Picador di cui si trova copia alla Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma. Contemporaneamente partecipa alla XXV Biennale di Venezia con cinque quadri, tra cui Nudo disteso, acquistato dal Comune per la Galleria d'arte Moderna. Nella stessa estate espone Pescatori al porto di Antibes alla mostra “Il lavoro nella pittura italiana” a Venezia.

  • 1951

    Ramous presenta una mostra personale alla Galleria La Saletta di Modena. Partecipa alla mostra itinerante "Italian Artists ot to-day" nei musei di Göteborg, Helsinki, Oslo, Copenaghen, presentata da Argan. Vince il premio Taranto di pittura. Alla prima rassegna “Pittori d’Oggi Francia-Italia” allestita a Torino espone, tra le altre opere, La capra, acquistata dalla Galleria d’Arte Moderna del capoluogo piemontese. Realizza un grande pannello murale per il salone d'onore della IX Triennale di Milano. Espone una serie di disegni alla Saletta di Bologna.

  • 1952

    Partecipa alla XXVI Biennale di Venezia e vince, ex aequo con Bruno Saetti, il Gran Premio della Pittura Italiana. Nella sala personale dedicatagli espone venti lavori, molti dei quali già appartenenti a imporranti collezioni private. Lamberto Vitali scrive nella presentazione: …raggiunge la creazione di un suo tipo…segno di una pittura che ha superato la fase delle esperienze e si avvia alla maturità…”. Il Ministero della Pubblica Istruzione acquista II limone per la Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma, mentre il Museo d'arte Moderna di San Paolo del Brasile compra Natura morta rosa. Scemano i tentativi della gallerista newyorkese Caterine Viviano di inserire l'artista nella sua equipe in quanto Cassinari preferisce non precludersi i contatti con il mercato nazionale ed europeo.

  • 1953

    Alla Galleria Angelo Bianchi di Gallarate è allestita la mostra “Picasso con ceramiche, Cassinari con disegni”. Espone una serie di guazzi alla personale allestita all’Annunciata di Milano, presentata da Toti Scialoja. Partecipa a molte collettive importanti all'estero: a Stoccolma alla mostra di arte italiana presentata da U.Apollonio (tra le cinque tele presenti Maternità), a New York alla collettiva nella Galleria Curt Valentin, a Zurigo alla mostra “Junge Italienische Kunst"" e alla II Biennale d’arte di San Paolo del Brasile nella rassegna “Futuristas e Artistas italiano de hoje”. Vince il primo premio con Donna in viola al “IV Premio di Pittura Città di Gallarate” e al ""V Premio Nazionale Golfo di La Spezia"" ottiene un premio per Porto.

  • 1954

    Alla personale presso la Galleria II Milione di Milano, presentata da Franco Russoli, espone ventiquattro lavori degli ultimi anni che testimoniano la sintesi di una grande vitalità decorativa. Viene allestita una personale con venticinque tele alla Nordisk Kunsthandel di Copenaghen. Nella sala XX della XXVII Biennale di Venezia, le sue cinque opere sono esposte insieme a quelle di Birolli e di Vedova. Vince il primo premio ex aequo con Monachesi, Montanarini e Prampolini a Francavilla al mare (“VIII Premio Nazionale di Pittura F.P.Michetti) con Finestra sul mare e il secondo premio ex aequo con Zigaina alla Galleria Il Naviglio di Milano(“Premio Graziano).

  • 1955

    Disegna le scenografie e i costumi per il balletto España di Chabrier che va in scena alla Scala di Milano il 9 febbraio. Alla VII Quadriennale Nazionale di Roma espone nove quadri presentati da Umbro Apollonio. Partecipa alla "Esposizione Mondiale Documenta" di Kassel e alla “Mostra di Arte Contemporanea Italiana” organizzata dall’Art Council of Great Britain. Un saggio di Lionello Venturi in “Commentari” fa il punto sul primo ventennio dell’attività di Cassinari prendendo come estremi i ritratti della madre, quello del 1936 e quello astratto-concreto del 1955: “ha dipinto molte volte sua madre che idoleggia per la sua forza di carattere e per la sua energia. Il tipo della madre è per lui una presenza continua…”. Affitta uno studio a Parigi in Rue Campagne Ière.

  • 1956

    Partecipa alla mostra itinerante "Italian Art of the XX Century" allestita nei musei delle principali città australiane tra marzo e dicembre e curata da Prampolini. Alla XXVIII Biennale di Venezia presenta Atelier con modella. Due suoi dipinti vengono esposti alla mostra "Modern Italian Art" della collezione di Eric Estorick (Londra, Plymouth, Birmingham). Si sposa con Enrica Colombo.

  • 1957

    Partecipa alla mostra “Diez años de pintura italiana” al Museo di Belle Arti di Caracas. E’ presente con undici olii alla "VIII Mostra Nazionale Premio del Fiorino di Firenze" e ottiene il diploma aureo della città. Il Ministero della Pubblica Istruzione acquista Mele, opera presente alla Galleria d'arte Moderna di Roma in occasione della “Mostra d'arte di solidarietà nazionale” per gli artisti d'Ungheria curata da Lionello Venturi. In maggio gli stessi spazi espositivi ospitano la rassegna dei pittori moderni della Collezione Cavellini e Cassinari è presente con Porto di Antibes e altri cinque quadri. La sua personale di cinquantacinque opere alla Galleria Matthiesen di Londra si sposta, in autunno, al Kunst Kabinet Klihm di Monaco di Baviera, città che organizza anche la mostra "Arte italiana dal 1910 a oggi" con la presentazione di E. Bellonzi (Cassinari espone Festa nel porto). Alcune sue opere partecipano alla mostra "Painting in Post-War Italy 1945-1957" presentata da Lionello Venturi e allestita alla Columbia Universitv di New York. A cura della Triennale di Milano è pubblicato il libro Forme Nuove in Italia, che comprende disegni per mosaici e stoffe creati dall’artista.

  • 1958

    Espone tre lavori al "Premio Marzotto 1958 - Mostra Internazionale di Pittura Contemporanea" a Valdagno, Monaco di Baviera e Parigi. La rassegna è curata da Jean Cassou , Kurt Martin e Marco Valsecchi. Nello Ponente presenta la personale allestita alla Galleria la Bussola di Roma con diciotto olii degli ultimi due anni. Alla Galleria Blu di Milano espone con Ajmone, Morlotti, Music e alla Galleria Odyssia di Roma con Morlotti.

  • 1959

    Oltre alle mostre personali alla Galleria Alberti di Brescia, alla Plastica Galeria de Arte di Buenos Aires e alla Galleria Sianesi di Milano, partecipa con cinque tele alla rassegna milanese allestita alla Permanente "50 anni d'arte a Milano dal Divisionismo ai giorni nostri" e alla mostra "Documenta II" di Kassel. E’ presentato da Franco Russoli alla "VI Mostra Francia- Italia" a Torino. Vende Estate alla Galleria Civica d’Arte Moderna della città. Espone cinque quadri alla "VII Quadriennale Nazionale d'arte di Roma" presso il Palazzo delle Esposizioni, presentato da Raffaele Carrieri. Partecipa alle collettive “Peintres et sculpteurs italiens du Futurisme à nos jours” al Musée d’Art et d’Industrie di Saint-Etienne, “20th Century Italian Painting and Sculpture from the Estorick Collection” alla South London Art Gallery, “Jahresausstellung mit italienischen Malern” a Darmstadt. Espone con Ajmone, Birolli, Dova , Gentilini, Fontana, Morlotti e Scanavino alla Galleria Pater di Milano.

  • 1960

    Espone tredici lavori alla XXX Biennale di Venezia tra cui Atelier acquistato per 900.000 lire dal Comune di Milano per la Galleria d'arte Moderna. Alla Kunsthalle di Darmstadt viene inaugurata la sua prima grande antologica di ottantun opere curata da Russoli e Hans G. Sperlich. Contemporaneamente la Galleria Annunciata di Milano organizza una personale con cinquanta lavori degli anni 1945-60. Personali anche alla Galleria Zanini di Roma, alla Galleria La Loggia di Bologna e alla Galleria Bonino di Buenos Aires. In Germania partecipa alla mostra itinerante “Italienische Kunst der Gegenwart”. E' presente con due quadri alla mostra "Arte Italiana del XX Secolo nelle Collezioni Americane" al Palazzo Reale di Milano e con sette dipinti alla mostra di Ferrara "Rinnovamento dell'Arte in Italia 1930-1945". Ad Amsterdam e Eindhoven espone nella mostra “Moderne Italiaanse Kunst”. A Londra, Harrod’s, partecipa alla mostra “Pitture Italiane di oggi” e a Parigi, Galerie Charpentier, alla mostra”Peintres d’aujourd’hui France-Italie”. Per l’editore Cappelli di Bologna disegna la copertina de “Il saggio mago e altri racconti” di Anna Frank. Muore la madre.

  • 1961

    L'antologica di Darmstadt dell’anno precedente viene trasferita a Berlino. Personali alla Galleria Permanente di Bergamo e alla Galleria Ghelfi di Verona. Partecipa alla "VII Mostra Francia-Italia" di Torino, alla Quadriennale Nazionale d'arte di Roma, alla rassegna itinerante “Cultura italiana d’oggi” a Copenaghen, Oslo, Göteborg, Stoccolma, Helsinki.

  • 1962

    Gli viene commissionata un’opera di considerevole importanza per la chiesa di Santa Barbara a Metanopoli, La Madonna della Speranza che verrà sistemata in loco nel 1966. Vengono allestite personali alla Galleria Gissi di Torino, alla Galleria Zanini di Roma, alla Galleria Macchi di Pisa e alla Galleria Rubio di Buenos Aires. Espone tre opere alla "Mostra dei grandi Premi" allestita a Ca' Pesaro durante la XXXI Biennale di Venezia. Partecipa con cinque lavori alla mostra "II dopoguerra. La pittura italiana dal '45 al '55" presso il Castello Estense di Ferrara. Espone con Birolli, Dobezanski e Morlotti alla Galleria Nord-Sud di Lugano, con Campigli e Soldati alla Galleria Bergamini di Milano e con Birolli, Guttuso e Morlotti alla Galleria Annunciata di Milano. Per l’editore Cappelli di Bologna illustra le “Odi” di Orazio e per l’editore Scheiwiller “El noster Dom ” di E. De Marchi. Riapre lo studio di Gropparello. Dalle opere di questo periodo risulterà un nuovo realismo poetico e personale: girasoli, galli, fiori, melograni, bufere saranno i temi delle nuove opere.

  • 1963

    Tiene una personale alla Galleria d’Eendt di Amsterdam insieme allo scultore Minguzzi. La stessa galleria lo presenta nel primo salone internazionale “Galeries Pilotes” del Museo Cantonale di Losanna. In occasione della I Biennale Nazionale d'arte Contemporanea, espone diciassette opere degli anni 1961-63 al Castello Svevo di Bari presentate da Russoli. Personali alla Galleria Michaud di Firenze, alla Galleria Moretto di Brescia e alla Galleria Ghelfi di Verona. Con Morlotti espone a Cesenatico e con Campigli, Carrà e Morandi alla Galleria Bergamini di Milano. Partecipa con il gruppo “La pittura di opposizione tra il 1925 e il 1945 alla “XIV Mostra Nazionale premio del Fiorino di Firenze” a Palazzo Strozzi e in occasione dello stesso premio espone con il gruppo “Post-cubismo e astratto concreto”. Alla mostra "Gli artisti di Corrente" organizzata da Valsecchi al Centro Culturale Olivetti di Ivrea, Cassinari è presente con dieci quadri. Partecipa ad altre mostre di Corrente al Palazzo della Gran Guardia di Verona, alla Civica Galleria d’arte di Milano e alla Sala Comunale della Cultura di Modena.

  • 1964

    A Milano, Palazzo Reale, espone vcntun olii e tre sculture presentati da De Grada alla mostra "Pittura a Milano dal 1945 al 1964". Lo stesso critico introduce la personale di Macerata in occasione del "Terzo Premio Scipionc Nazionale di Pittura" dove vince ex acquo con Music il premio da 100.000 lire con una Natura morta acquistata dalla locale pinacoteca. Nell'ambito della rassegna "Arte d'oggi nei musei", alla XXXII Biennale di Venezia viene esposta La capra della Galleria d'arte Moderna di Torino, mentre Pesce e fruttiera della Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma è presente alla mostra itinerante "Natura morta italiana" allestita a Napoli, Zurigo e Rotterdam. Partecipa alle collettive di Copenaghen “Moderne Udenlandsk Kunst”, di Losanna “Miroir et Mémoire du Premier Salon International des Galeries Pilotes Lausanne”. Espone con Birolli, Guttuso e Morlotti al Salone dell’Annunciata di Milano.

  • 1965

    Personale di cinquantatre olii, sculture e acquarelli alla Galleria Bergamini di Milano, in parte poi trasferiti alla Bussola di Torino. La Galleria Buffalmacco di Piacenza gli organizza una mostra sul tema del cavallo. Partecipa alla mostra “Arte e Resistenza in Europa” allestita prima alla Galleria Civica di Bologna e poi a quella di Torino: espone anche due disegni per Uomini e no di Elio Vittorini. Espone al Museo Nazionale delle Belle Arti di Buenos Aires in occasione della mostra “Pittura italiana contemporanea”.

  • 1966

    Tiene una personale presentata da Valsecchi alla Bergamini di Milano, esponendo per la prima volta opere sul tema dei fiori. Altre personali alla Galleria Ghelfi di Verona, alla Galleria Cavour di Milano, alla Galleria Fanesi di Ancona, alla Gissi di Torino, alla Galleria 23 di Sassari e alla Galleria Carlevaro di Genova. E’ fra gli artisti invitati alla rassegna “Arte Italiana dal 1910 ad oggi” al Museo d’arte moderna di Città del Messico, dove espone il dipinto La modella. Al Palazzo della Gran Guardia di Verona espone con Fabbri, Fabris, Francese, Milani e Morlotti. Partecipa a Tokyo alla “International Exhibition of art”. Illustra le poesie di Catullo per l’Editore Cappelli di Bologna. Esegue 12 litografie per “Dal libro di Catullo” di Ramous, edito da L’Immagine di Bologna. Per l’editore Hauser di Monaco illustra, con acqueforti, “Amynthas” del Tasso.

  • 1967

    Alla XXV Biennale Nazionale di Milano, alla Permanente, invia La lucerna verde e Figura in ombra. Mostre personali alla Galleria Hausmann di Cortina, alla Galleria Rotta di Genova, e alla Galleria Delfino di Rovereto. E’ invitato alla “XVIII mostra di arte contemporanea” di Torre Pellice. Espone con Morlotti e Treccani alla Galleria del Bragozzo di Cesenatico. Mostra itinerante in Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costarica: “Arte italiana dal 1910 ad oggi”. Alla Galleria Bergamini di Milano “Opere scelte di Campigli, Cassinari, Francese, Morlotti, Music, Sironi”. Esce a cura dell’editore Teodorani di Milano una cartella dal titolo “Corrente 30 anni dopo”, presentata da Raffaele De Grada, con 12 litografie originali.

  • 1968

    L’Editore stampatore De Tullio di Milano pubblica una cartella con trentacinque acqueforti-acquetinte. L’introduzione è di Marco Rosci. Gli stampatori Castiglioni-Combolo di Verona pubblicano “Francesca ragazza di bottega ed altre poesie” di Ezra Pound con due acqueforti di Cassinari. Mostre personali al Castello di Lerici e alla Galleria L’Arcobaleno di Cosenza. Si approfondisce lo studio delle esperienze generazionali degli artisti di Corrente con la mostra “Corrente 30 anni dopo” al Centro Culturale La Melagrana di Milano e quella allestita alla libreria Rizzoli con le opere della collezione Della Ragione “50 dipinti di una collezione privata 1930-1945”. Espone con Guttuso e Morlotti alla Galleria Annunciata di Milano e alla Galleria Gissi di Torino.

  • 1969

    Partecipa con otto quadri alla mostra "I pittori italiani del '900. Prima serie: dal 1940" organizzata a Milano da De Grada e Valsecchi. Electa pubblica una monografia sull'artista curata da Carlo Pirovano. Illustra il “Satyricon” di Petronio per l’Editore Palazzi di Milano. Personale alla Galleria Odelaffi.

  • 1970

    La monografia di Pirovano è pubblicata in francese dall’editore G. Fall di Parigi. In novembre Russoli presenta la grande antologica di pittura e scultura all'Annunciata di Milano. Altre personali alla Galleria Medea di Cortina, alla Galleria Ghelfi di Verona, alla Galleria La Lanterna di Trieste, alla Galleria Santacroce di Firenze e alla Galleria L’Approdo di Torino. Espone con Matta e Morlotti alla Galleria Davanzati di Firenze e con Guttuso e Morlotti alla Galleria Medea di Milano. Vince insieme al giapponese Tamura il Premio “Città di Firenze” alla II Biennale di Arte grafica. E’ presente alla mostra di arte italiana del dopoguerra organizzata dal Comune di Avezzano.

  • 1971

    II Ritratto di Treccani insieme con altri due quadri è esposto nella mostra "Milano 70/70" dell Museo Poldi Pezzoli. Viene invitato alla mostra itinerante "Italian Painting 1940-60" nei musei delle principali città australiane. Russoli presenta una sua personale alla Galleria 23 di Sassari. Un’importante antologica è allestita alla Galleria Cortina di Milano, con uno scritto in catalogo di Lionello Venturi. Tra le opere esposte E il gallo cantò tre volte.

  • 1972

    Ottiene una sala personale alla X Quadriennale Nazionale d'arte di Roma. Al Poldi Pezzoli di Milano è allestita la terza parte della rassegna “Milano 70/70”, con cinque sue opere. Espone in mostre personali a Padova e Bari e con Migneco e Brindisi alla Galleria Merlo di Vigevano. La galleria Pace di Milano presenta i disegni del Satyricon.

  • 1973

    Importante personale alla Galleria Levi di Milano con scritto introduttivo di A. Sala. Russoli presenta la personale di olii e sculture alla Galleria Perli di Reggio Emilia. Partecipa alla rassegna monzese "Pittura in Lombardia 1945-1973" a cura di G.Bruno, M. De Micheli, R. Tassi e alla mostra “I maestri della generazione di mezzo” alla Loggia San Sebastiano di Ovada. Espone alla Galleria Medea di Milano con Guttuso e Morlotti. Per l’edizione d’arte grafica Upiglio illustra “Le lucertole blu” di O.Patani e per l’editore Borletti disegna la copertina per “Martina” di Igino Maj.

  • 1974

    Uno scritto di A. Gatto introduce il catalogo della personale alla Galleria d’Arte La Borgognona di Roma. Un’altra personale alla Galleria Tonolli di Rovereto dà ampio spazio alle sculture. Sue opere sono esposte nella mostra allestita a Milano, Palazzo Reale, “50 anni di pittura italiana nella collezione Boschi-Di Stefano donata al Comune di Milano”. Illustra per l’editore Moneta le poesie di Lele Lamperti. Viaggi in Marocco e in India, dove realizza una serie di particolari e assai significativi disegni (v. Campagna indiana).

  • 1975

    Russoli presenta una personale alla Tavolozza di Palermo. Con Guttuso e Morlotti espone alla Galleria dello Scudo di Verona. Partecipa alla I Biennale Internazionale di scultura a Campione d’Italia. Personale alla Galleria Le Mura di Cremona.

  • 1976

    Presentato da Carrieri espone opere recenti alla Galleria Perli di Reggio Emilia. Personale anche alla Galleria Radice di Lissone.Espone due sculture alla rassegna “Sculture nella città” allestita a Lugano. Al Palazzo Arcivescovile di Palermo partecipa alla mostra “I Rassegna Nazionale del Sacro nell’Arte contemporanea”.

  • 1977

    Al Centro Annunciata di Milano espone ottanta opere realizzate tra il 1974 e il 1977: tra queste, inquietante, La donna crocefissa. Personali anche alla Galleria Ducale di Vigevano e alla Galleria Radice di Lissone. Alla Montrasio arte di Monza espone con Chighine, Meloni e Morlotti. Partecipa alla mostra “Pittura italiana 1950-1970” allestita prima nella Villa Malpensata di Lugano e poi alla Künstlerhaus di Vienna. Espone con Guttuso e Morlotti alla Galleria San Marco di Seregno, con Morlotti e Music alla Galleria Guerrieri di Lucca. Realizza diciotto grandi vetrate per la chiesa dell’Annunciata a Sant'Agata dei Goti.

  • 1978

    Partecipa alla rassegna "Corrente Cultura e Società 1938-1942" curata da Crispolti al Palazzo Reale di Napoli dove espone tra gli altri Ritratto di Rosetta, Ritratto di Morlotti e Natura morta grigia. Espone opere recenti nelle due personali alla Galleria Gioacchini di Ancona e alla Galleria il Gotico di Piacenza. La scultura Cavallo viene collocata in una piazza di Rovereto.

  • 1979

    Mostre personali sono allestite in gallerie private di Alessandria, Lucca e Pordenone. Espone con Morlotti alla Galleria del Girasole di Udine. Partecipa a numerose collettive: al Museo civico di Lodi “Idea per una collezione d’arte moderna”, alla Galleria Zanini “22 quadri selezionati per una collezione”, al Palazzo Reale di Milano “Omaggio dell’arte italiana al dolore innocente”.

  • 1980

    Personali alla Galleria Farsetti di Marina di Pietrasanta, alla Galleria Margutta di Pescara e alla Galleria Minotauro di La Spezia. Presentato da C.Munari tiene una personale alla Galleria San Marco di Seregno. Altre due personali a Pescara e a La Spezia. E’ presente in due collettive al Centro Annunciata di Milano.

  • 1981

    La Galleria Italiana Arte di Busto Arsizio gli dedica una antologica con olii, disegni, sculture e litografie. Altre due personali ad Udine e a Caserta. Partecipa a numerose collettive: al Centro Annunciata di Milano “40 anni di mostre in due manifestazioni – Prima parte”, alla Galleria La Scaletta di Reggio Emilia “La donna nell’arte italiana”, a Palazzo Barberini di Roma “31 pittori italiani sul mondo arabo”, alla Galleria Gissi di Torino “Idea per una collezione” e al Palazzo Pretorio di Poggibonsi “Poggibonsi Arte”.

  • 1982

    Esegue sette grandi vetrate per la chiesa di San Domenico a Siena. Partecipa alla mostra milanese a Palazzo Reale "Anni Trenta – Arte e cultura in Italia" con cinque opere, tra le quali Ruscello verde, della Raccolta A. Della Ragione. Personali in gallerie private di Vigevano e Ferrara. Al Centro Annunciata di Milano espone sue opere in occasione delle due mostre “La collezione Zavattini” e “I maestri dell’arte”. Partecipa a numerose collettive: “La donna nell’arte italiana” alla Galleria Ghiggini di Varese, “Nature morte” e “Figure e ritratti” alla Montrasio Arte di Monza, “25 anni dopo” alla Galleria Le Ore di Milano e “Il volto dell’uomo. Meeting dell’amicizio tra i popoli” a Rimini.

  • 1983

    La sua città gli dedica un'importante antologica organizzata da Gian Alberto Dell'Acqua e Giovanni Anzani a Palazzo Farnese: sono esposte circa centocinquanta opere fra dipinti, sculture, disegni e incisioni. Al Centro Annunciata di Milano partecipa alla mostra “Arte preziosa in quattro mostre”. Esegue tre incisioni per “Compagna di viaggio”, edito da Maingraf.

  • 1984

    Anzani pubblica una monografia, edita dai F.lli Fabbri, che viene presentata da Crispolti alla mostra personale "Opere scelte 1931-1984" presso la Galleria del Milione di Milano. Viene allestita una mostra antologica alla Galleria Maggiore di Bologna, presentato da F.Solmi e M.Pasquali, trasferita poi alla Tavolozza di Riccione. Personali alla Galleria Il Gotico di Piacenza, alla Galleria San Carlo di Milano e alla Galleria Proposte d’arte di Legnano. Partecipa alla “XXIX Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano” alla Permanente e a numerose collettive: “De via Aemilia. Percorsi critici per tre generazioni di artisti negli anni Ottanta” alla Ca’ Vendramin Calergi di Venezia, “Uomini e luoghi del lavoro, artisti del Novecento” al Palazzo Medici Riccardi di Firenze e “Il lavoro nell’arte” alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Forlì. Disegna la copertina per “Gelide introspezioni”, poesie di Valter Lagaxio.

  • 1985

    Partecipa con ventun opere alla mostra "Corrente, il movimento d'arte e cultura d'opposizione, 1930-1945" presso il Palazzo Reale di Milano. Mostre personali a Legnano e alla Galleria Farsetti di Milano. Illustra per l’editore Sciardelli “Ritorniamo ai giorni del rischio” di David Maria Turoldo e per l’editrice Farnesiana di Piacenza disegna la copertina di “Sapere come Stefano Sartori”. La scultura La grande avventura viene collocata in piazzetta Tempio a Piacenza.

  • 1986

    II Comune di Milano organizza una grande antologica di duecentoquarantacinquc opere di pittura, scultura e grafica, curata da Dall'Acqua, Anzani, Crispolti, Bossaglia, Rosci e Gelli. In occasione della Triennale di Milano viene allestita la mostra “Il luogo del lavoro”, dedicata alla collezione Verzocchi: è esposta l’opera Pescatori del Porto di Antibes. Personali alla Galleria Nike di Milano, alla Tavolozza di Palermo, alla Galleria Lanza di Verbania e alla Galleria Negri di Guastalla. Partecipa alle collettive “Arte Sacra in San Simpliciano” a Milano, “Il luogo del lavoro” al Palazzo della Triennale di Milano e “Paesaggio senza territorio”, curata da Sgarbi, al Castello Estense di Mesola.

  • 1987

    Caramel organizza l’esposizione “Arte svelata. Collezionismo privato a Como dall’Ottocento ad oggi” allestita nelle sale della Fondazione Ratti. Cassinari espone Figura del 1958 e Composizione del 1959. Partecipa alle collettive “10 artisti di Corrente” al Girasole di Lacchiarella, “1945-1965. Arte Italiana e Straniera” al Palazzo della Promotrice di Torino, “La natura morta nell'arte italiana del Novecento” al Castello Estense di Mesola a cura di Sgarbi.

  • 1988

    La N. Silbelberg Galleries di New York organizza la personale "An exhibition of paintings by Bruno Cassinari". Personale alla Galleria Biasutti di Torino, con presentazione di Marco Rosci, e alla Galleria Pace di Milano. Partecipa alla mostra “Vitalità della figurazione.Pittura italiana 1948-1988” allestita alla Permanente di Milano a cura di Sgarbi e alla rassegna “Opere della collezione della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate” a Torre Pellice, esponendo Ritratto di Lorenza de' Medici. Dipinge La Madonna dell'Assunta per il Palio di Siena.

  • 1989

    Personali alla Galleria Poma di Morcote, alla Galleria Andrè di Roma. Partecipa alla mostra “Italia anni trenta” allestita alla Galerije Grada di Zagabria con opere della collezione d’Arte del Comune di Milano.

  • 1990

    Personale di quaranta olii e tempere alla Galleria Bergamini di Milano presentata da Dell'Acqua: tra le opere esposte Luci d’estate e La calda estate. Un’altra personale è allestita nella Galleria Gioacchini di Ancona. Partecipa alla mostra “Il paesaggio valtellinese dal Romanticismo all’Astrattismo” a cura di F. Monteforte, allestita nel Palazzo del Governo di Sondrio prima e successivamente nel Refettorio delle Stelline di Milano.

  • 1991

    La Galleria Bergamini presenta quindici dipinti in occasione della Biennale d'arte Contemporanea alla Fiera di Milano. Presso l’editore Orlando Consonni di Milano viene stampato il libro Fiori chiari – Fiori oscuri di Gianna Montesi che pubblica il Ritratto di Morlotti e Autoritratto. Personali nelle gallerie Biasutti di Torino, La Crocetta di Gallarate e Montrasio di Monza. Partecipa alla mostra “Paesaggi Italiani, una situazione del secondo Novecento” allestita alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Conegliano, espone tra gli altri Mare a Portovenere e Interno alla Galleria Civica – Castello Estense di Mesola e poi al Castello Svevo di Bari in occasione della mostra “Ritratto. Il ritratto nella pittura italiana del ‘900”. Alla Galleria d’Arte Moderna Ricci-Oddi di Piacenza, per la “X Rassegna Nazionale d’Arte Contemporanea. Proposte d’Arte 1991” espone, tra gli altri, Arrivée de la pêche, La bufera e Pesca notturna. Alla mostra “Anni Cinquanta. Pittura in Lombardia, Piemonte e Liguria” allestita al Castello di Sartirana espone anche Natura morta. Altre collettive: a Vasto “XXIV Premio Vasto. L’arte italiana nell’ultimo mezzo secolo. Da Corrente al Realismo”, a Palazzo Bandera di Busto Arsizio “Artisti di Corrente, 1930-1990, alla Mole Antonelliana di Torino “Il colore del lavoro” e a Forlì “Il Ritorno, il lavoro nell’arte: la collezione Verzocchi”.

  • 1992

    Muore improvvisamente a Milano nello studio di via San Tomaso nel pomeriggio del 26 marzo, settimo anniversario della morte della moglie Enrica. Sue opere vengono esposte a Palazzo dei Diamanti di Ferrara (“Artisti di Corrente”), alla Casa del Mantegna di Mantova, alla Galleria Comunale d’Arte di Cesena e a Villa Versiliana di Pietrasanta, in occasione della mostra ”Giamaica. Arte a Milano 1946-1959”, alla Permanente di Milano (“Pittura a Milano 1945-1990”), al Palazzo Pubblico di Siena (“Il Palio visto dagli altri”), a Casalgrande (“Figure e paesaggi nella pittura contemporanea italiana”) e al Chiostro Arte Contemporanea di Saronno (“Paesaggio”). La Galleria Il Cannocchiale di Milano allestisce la mostra “Cassinari, Guttuso, Morlotti, Sassu”. In occasione del premio Città di Jesi (giugno) viene allestita un'antologica con quarantun opere dal 1931 al 1992, espone tra gli altri Enrica in giallo, La finestra, Il grano maturo. Quattro suoi dipinti, tra i quali Frutti di mare e Il porto di Antibes, vengono esposti alla mostra in omaggio a Lionello Venturi "Da Cézanne all'arte astratta" allestita prima a Palazzo Forti di Vcrona e poi alla Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma.

  • 1993

    Alla mostra "Pittura e realtà" allestita a Ferrara e a Cento, sono presenti quattro lavori dei primi anni Quaranta. Alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e Accademia Carrara di Bergamo vengono esposti Ritratto di Rosetta e Panno viola in occasione della mostra “Gli anni del Premio Bergamo. Arte in Italia intorno agli anni Trenta”.

  • 1994

    Al Centro Culturale dei Consulenti del lavoro viene esposto il Ritratto di Salvatore Quasimodo nella mostra “Quasimodo. La pittura, i pittori”. La Galleria Nuova Gissi allestisce la mostra “Cassinari – Morlotti”.

  • 1995

    Mostra personale alla Galleria Braga di Piacenza, a cura di Dell’Acqua e con in catalogo un testo di Stefano Fugazza. La Piccola Galleria di Savona gli dedica una personale. Sue opere vengono esposte in diverse collettive: a Chiavari in “Arte nel Tigullio”, a Cremona in “Attraverso l’immagine. Pagine del ‘900 nelle riflessioni critiche di Elda Fezzi”, al Palazzo della Triennale di Milano in “Le ragioni della libertà a cinquant’anni dalla Resistenza”, a Travo in “Artisti nel Castello” e alla Casa dei Carraresi di Treviso in “Figure della pittura. Arte in Italia 1956-1968”.Alle Civiche Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara in occasione della mostra “Il pittore allo specchio. Autoritratti italiani del Novecento” viene esposto un suo Autoritratto.

  • 1996

    La Galleria d'arte Moderna di Verona organizza la mostra "Le icone di Cassinari", un'importante rassegna di circa settantacinque opere in gran parte inedite, rinvenute durante il lavoro di catalogazione svolto dal Comitato per il Catalogo Generale di Bruno Cassinari, costituito nel 1993, come Figura seduta, Ritratto di Gianluigi Bianchi, Ragazzo, La madre, Gropparello, Natura morta con brocca e limone, Ritratto di Carla Fracci, Le lampare, Finestra a Gropparello, Estate in collina, Finestra verde. L'esposizione, curata da Rosci, viene poi allestita nella chiesa di San Lorenzo ad Aosta. Vengono esposte due opere alla Galleria Lorenzelli di Bergamo in occasione della mostra “Veca-Longaretti. Excursus Longaretti da Brera alla Carrara”.

  • 1997

    La Galleria Spazi Arte di Piacenza e la Galleria Ducale di Vigevano gli dedicano due mostre personali. Sue opere vengono esposte in diverse collettive: a Sondrio in “Arte a Milano 1946-1959. Reale, Concreto, Astratto” a cura di M.Corgnati. al Palazzo dei Diamanti di Ferrara in “Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia” a cura di F.Gualdoni, a Casa Moretti di Cesenatico in “Cercatemi in giardino. Gli orti dell’anima da Pascoli ai crepuscolari”, alla Permanente di Milano in “Stanze del paesaggio lombardo”, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna in “Arte italiana. Ultimi Quarant’anni. Pittura Iconica” Al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano viene allestita la mostra “La collezione Boschi-Di Stefano” e vengono esposti 14 dipinti, tra i quali Profughi spagnoli e Due Profughi spagnoli, Il tavolino nero, La pianista e Nostalgia del mare.

  • 1998

    Viene pubblicato il catalogo generale dei dipinti di Cassinari in due volumi, a cura di Rosci, con testi critici di Anzani, Bossaglia e Dell’Acqua, edito da Electa. La Galleria Bonaparte di Milano e la Galleria Biasutti di Torino gli dedicano due personali. Sue opere vengono esposte a Torino alla mostra “Corrente”. Alla Permanente di Milano vengono esposte, in occasione della mostra “Una stanza a Montmartre-Il paesaggio francese nella pittura italiana da Boldini a Birolli”, due opere: La pesca con le lampare e Port d’Antibes. Nella stessa sede viene allestita la mostra “Corrente e oltre: opere dalla collezione Stellatelli 1930-1990”: sono esposte nove opere di Cassinari, tra le quali Ritratto di vecchia signora, Pomeriggio e Finestra di sera.

  • 1999

    La Galleria Biasutti di Torino gli dedica una personale. A Mantova, nella mostra “Sognare la natura - il paesaggio nell'arte a Milano dal novecento all’informale (1919-1959)” a cura di E.Pontiggia, vengono esposti Gli alberi, Arrivée de la pêche, Mare e palme e Gropparello.

  • 2000

    A Monza, Serrone della Villa Reale, vengono esposte tre sue tele nella mostra “La Brianza dipinta”. altre cinque opere sono presenti a Torino, Galleria Biasutti & Biasutti, nella mostra “Corrente”.

  • 2001

    La Galleria Civica di Sarnano organizza la mostra "Bruno Cassinari pittore e scultore": le opere esposte, dipinti e sculture, sono più di quaranta e la presentazione è di Rossana Bossaglia. Nello stesso periodo viene allestita l'antologica "Natura e colore" nella chiesa dell'Angelo di Lodi a cura di F. Pensa, con una ventina di tele. Sue opere sono esposte nelle collettive “Il 1950. Premi ed esposizioni nell'Italia del dopoguerra” a cura di Emma Zanella Manara alla Civica Galleria d'arte moderna di Gallarate, “Realismi” alla Montrasio Arte di Milano e “Realismi. Arti figurative, letteratura e cinema in Italia dal 1943 al 1953” ai Palazzi dell’Arengo e del Podestà di Rimini a cura di L. Caramel.

  • 2002

    Una sua personale viene allestita alla Galleria Mazzoni di Piacenza. Due opere sono presenti alla mostra “Surrealismo padano da de Chirico a Foppiani, 1915-1986”, curata da Sgarbi e allestita prima a Piacenza, Palazzo Gotico, e poi al Museo Revoltella di Trieste.

  • 2003

    Anzani ed E. Staudacher curano la mostra “Bruno Cassinari. Cinquant’anni di pittura. Opere dal 1939 al 1989” allestita a Castel Ivano (Trento). La galleria Biasutti & Biasutti di Torino ospita la personale “Bruno Cassinari. La memoria del mare”. Sette opere vengono esposte alla Fondazione Bandera per l’Arte di Busto Arsizio in occasione della mostra “Ernesto Treccani e il movimento di Corrente” a cura di M.Pizziolo e quattro opere, tra le quali Antonio e Giovanna e Composizione con brocca, al Serrone della Villa Reale di Monza alla mostra “Guido Pajetta fra primo e secondo Novecento” a cura di Paolo Biscottini, Enrico Crispolti e Antonello Negri.

  • 2004

    Allo Spazio Oberdan di Milano vengono esposte sue opere in occasione delle mostre “Milano Anni Trenta. l'arte e la città” a cura di N.Colombo e E.Pontiggia e “La fabbrica del futuro” a cura di M.Punzo. A Piacenza il Nuovospazio artecontemporanea dedica un “Omaggio a Bruno Cassinari”.

  • 2005

    Alla Villa Filippini di Besana Brianza vengono esposte nove opere in occasione della mostra “Il cenacolo verde” a cura di M.Pizziolo. A Novi Ligure, nella mostra "I volti di Eva - Donne nel arte italiana tra 800 e Avanguardia" a cura di M. Scudiero, e' presente il dipinto Enrica. Le Port d’Antibes del 1950 è alla mostra “Aldo Bergolli e il suo tempo”, a Palazzo Leone da Perego di Legnano.

  • 2006

    Alle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati, in occasione della mostra "Dalla figuratività all'astrazione. Percorsi dell'Arte italiana tra 1945 e 1960. Dalle collezioni della Galleria Nazionale d'arte Moderna", vengono esposte due sue opere, Mele e Il limone. Espone alla mostra “Venti siciliani nella pittura italiana del Novecento”, a Palazzo Trigona, Noto, e al Museo d’Arte della provincia di Nuoro, a Nuoro. Una personale è allestita a Rivergaro: “Il giovane Cassinari: disegni 1930 – 1950”, a cura di Stefano Fugazza. Sue opere sono esposte alle mostre “Da Giovanni Fattori a Giacomo Balla, da Giorgio De Chirico a Renato Guttuso”, al Museo “Le carceri” di Asiago, “Da Hayez a Morandi l'Ottocento e il Novecento in collezioni private bustesi”, alla Fondazione Bandera di Busto Arsizio e “Amore e Psiche” alla Villa Ponti di Arona.

  • 2007

    Il dipinto Porto d’Antibes del 1950 viene esposto alla mostra “Artisti del ‘900 - La collezione d’arte contemporanea Liana Bortolon, presso la Galleria d'arte Moderna Carlo Rizzarda di Feltre. Sue opere sono presenti alle mostre “Gli uomini dell’arcobaleno. Opere dalla collezione Davide Lajolo di Milano” , a San Donato Milanese e “Bruno Milano gli anni di Corrente e del Post-cubismo” , al Palazzo delle Contesse di Mel. A Rivergaro viene allestita la seconda personale relativa ai disegni: “Cassinari e il disegno - gli anni Cinquanta”, sempre a cura di Stefano Fugazza.

  • 2008

    La terza e conclusiva personale sul disegno viene curata ancora da Stefano Fugazza a Rivergaro: “Cassinari e il disegno - gli anni della maturità”. Il dipinto Mattino d’estate del 1953 viene prestato dalla Galleria d'arte Moderna e Contemporanea dell'Accademia Carrara di Bergamo per l’esposizione allestita al Civico Museo Revoltella di Trieste, a cura Rossella Fabiani, Maria Masau Dan, Nicoletta Zanni, che ricostruisce una memorabile mostra organizzata dall'Università di Trieste nel '53: “1953: l'Italia era già qui. Pittura italiana contemporanea a Trieste”. Sette suoi dipinti sono esposti alla mostra curata da Marina Pizziolo “Corrente: le parole della vita. Opere 1930 – 1945", allestita a Milano a Palazzo Reale. Il dipinto Atelier d’estate del 1968 è alla mostra “Come eravamo anni '70. Linguaggi e protagonisti dell'arte in Lombardia”, a cura di Claudio Rizzi, al Civico Museo Parisi-Valle di Maccagno, a Lecco ai Musei Civici - Torre Viscontea, e al Museo d’Arte moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti. A Viareggio, a Villa Borbone, nella mostra “Le costellazioni della figura, del paesaggio, della forma, della materia” a cura di Floriano De Santi è esposto il dipinto Estate del 1958.

  • 2009

    Giorgio Seveso cura la mostra allestita a Montichiari, a Palazzo Tabarino, “Ernesto Treccani, Arte per amore”, ed espone Rosetta e Nello studio del 1967.

  • 2010

    A Caglio, nella mostra “Natura in Lombardia tra Gola e Morlotti Pittura organica, pittura di luce” a cura di Nicoletta Colombo e Anna Maria Bianconi sono presenti due dipinti degli anni Quaranta. Il dipinto Frutti di mare del 1953 è esposto a Chiari, Villa Mazzotti, nella mostra curata da Mauro Corradini “Arte in Lombardia: il secondo dopoguerra Gli anni della ricostruzione: 1945-1956”.

  • 2011

    Al Museo d’arte della città di Ravenna viene allestita la mostra “L’Italia s’è desta. Arte in Italia nel secondo dopoguerra 1945-1953” curata da Claudio Spadoni. Vengono esposti due dipinti: La capra del 1950 proveniente dalla Gam di Torino e Porto di Antibes del 1949 prestato dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Dipartimento Arte Contemporanea dell’Università di Parma. A Modica, al Museo Civico, è presente alla mostra “Nel cuore dell’arte Opere del Museo della Permanente di Milano a Modica” con il dipinto Composizione del 1957. Al Civico museo Parisi-Valle di Maccagno, nella mostra curata da Claudio Rizzi “Aldo Carpi, Trento Longaretti il magistero in Accademia” sono esposti due suoi dipinti. È presente anche al Palazzo Mediceo di Serravezza, alla mostra a cura di Enrico Dei “Guttuso e gli amici di Corrente”, con tre dipinti.

  • 2012

    Nei cent’anni della sua nascita Piacenza, sua città natale, propone un importante omaggio all’artista, focalizzato sulla sua fondamentale stagione “mediterranea” degli anni Cinquanta. La mostra, curata da Marco Rosci, è allestita alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi. In catalogo sono presenti saggi di Giovanni Anzani, Silvia Ferrari Lilienau, Marco Rosci. In mostra è concentrata una precisa selezione di opere, una quarantina in tutto, le fondamentali della grande stagione “mediterranea”, dal momento in cui l’artista, nell’estate del 1949, aprì il suo studio ad Antibes alla riapertura, nel 1962, dello studio a Gropparello con la rinascita della nuova stagione “terragna” di espressionismo gestuale e materico. Sono gli anni in cui entra in contatto con l’arte di Picasso, Braque, Chagall, a cui si integra la riflessione sulla fase finale di Matisse.